Adenocarcinoma polmonare

Cos'è 

L'adenocarcinoma polmonare è il più comune tra i tumori maligni del polmone.

Come si manifesta 

La formazione tumorale è formata da cellule epiteliali “impazzite” che proliferano nei tessuti polmonari in maniera incontrollata. Solitamente l’adenocarcinoma si origina nei tessuti degli alveoli e dei bronchi, ma se non trattato per tempo può diffondersi in altre aree del corpo (ad esempio linfonodi, fegato, ghiandola surrenale e altri organi interni).

Negli stadi iniziali la patologia non si manifesta con sintomi evidenti, a tal punto che talvolta il tumore viene diagnosticato attraverso normali esami di controlli in pazienti totalmente ignari. Man mano che progredisce, tuttavia, la neoplasia può dare origine a vari problemi di natura respiratoria. In genere il soggetto lamenta una tosse duratura, solitamente secca e in alcuni casi associata all’emissione di sangue, difficoltà respiratoria con affanno e respiro corto, dolore al petto, debolezza generalizzata, febbre, calo ponderale apparentemente inspiegabile e inappetenza.

Se il tumore si espande con metastasi in altre aree del corpo possono poi comparire altri sintomi, come ad esempio dolore alle ossa.

Origine 

Come per le altre tipologie di tumore, l'origine dell’adenocarcinoma è legata ad un incontrollato processo di crescita cellulare sproporzionata dovuto ad una mutazione genica del DNA.

Le esatte cause che portano alla comparsa di questa anomalia non sono ancora del tutto chiari, ma è certo che tra i fattori di rischio più importanti per questo tipo di neoplasia vi sia il fumo di sigaretta, sia passivo che attivo, ma anche l'esposizione all'amianto o ad altri agenti pesanti quali l'arsenico, il radon o il nichel.

Come si accerta 

I sintomi sopra elencati sono molto generici e possono essere associati a diverse altre patologie. Ciononostante, per i pazienti che ne sono affetti è consigliabile chiedere il consulto di un medico.

L’iter diagnostico ha inizio, come sempre, dalla visita clinica e dall’analisi dei sintomi e della storia clinica del soggetto (anamnesi). Tale passaggio iniziale è in genere seguito da alcuni esami per immagini, quali quali radiografica toracica, ecografia toracica, risonanza magnetica, PET e TAC. Questi test vengono prescritti dal team medico a seconda dei casi e aiutano ad individuare l’eventuale presenza di masse.

In presenza di una massa sospetta è necessario verificarne la reale natura. A tal fine, se possibile, viene quindi eseguita una biopsia: analizzando in laboratorio il campione di tessuto così prelevato è possibile accertare la malignità o meno della formazione. Possono inoltre essere prescritti diversi esami di approfondimento a seconda delle esigenze e della situazione: l’elenco, che varia da caso a caso, include ad esempio la broncoscopia o la toracocentesi.

Infine, il quadro diagnostico viene completato determinando la stadiazione del tumore, ovvero il suo grado di avanzamento. In questo senso, è di particolare importanza stabilire se l’adenocarcinoma polmonare si è diffuso o meno in altri organi con metastasi maligne.

Trattamenti 

A seconda dello stadio del tumore e, di conseguenza, dello stato clinico del paziente, si possono adottare diverse tecniche terapeutiche. Se il tumore viene diagnosticato quando non è metastatizzato e presenta caratteristiche compatibili (sia per dimensione che per posizione) si procede in genere con la rimozione chirurgica della massa, associata o meno a trattamenti radioterapici o chemioterapici.

Il percorso terapeutico, in ogni caso, varia da soggetto a soggetto e la scelta del trattamento migliore spetta ovviamente al team medico.