Colonscopia

In cosa consiste 

La colonscopia (o retto-colonscopia) è un esame strumentale che consente di osservare la superficie delle pareti interne del colon e del retto. Viene realizzata attraverso il colonscopio, una sottile sonda flessibile dotata di telecamera (in grado di trasmettere le immagini in tempo reale ad un monitor) e di un canalino interno (utilizzabile, se necessario, per l’inserimento di pinze e strumenti utili per eventuali procedure operative, come la polipectomia). Tale dispositivo viene inserito per via anale e fatto risalire a ritroso per esplorare l’intestino crasso. Se necessario e comunque quando possibile, l’esame può essere esteso anche all’ultima parte del piccolo intestino: in questo caso si parla di colonscopia con ileoscopia retrograda.

L’esame dura circa 15-20 minuti, salvo esigenze ulteriori. Il paziente viene invitato a sdraiarsi sul fianco raccogliendo le ginocchia al petto, dopodiché il medico procede con l’esplorazione digitale dell’ano per lubrificare e escludere la presenza di ostacoli. Una volta completati questi passaggi, il colonscopio viene inserito per via anale pompando una piccola quantità d’aria all’interno dell’intestino. Se necessario nel corso dell’esame possono essere prelevati frammenti di tessuto per una successiva analisi in laboratorio.

L’aria viene immessa per distendere le pareti del colon e permettere quindi un’esplorazione più efficace dell’intestino, ma può determinare un senso di gonfiore addominale e rendere l’esame sgradevole per il paziente. Anche il superamento di alcune curve intestinali può determinare un momentaneo dolore. È importante che il paziente riferisca costantemente le sue sensazioni in modo da completare l’esame nella massima sicurezza. L’eventuale sedazione cosciente viene eseguita a discrezione del medico, in casi altamente selezionati.

A cosa serve 

La colonscopia permette la valutazione della forma, del decorso, del calibro e del colore dei visceri intestinali. Di conseguenza, può essere impiegata per la diagnosi di eventuali patologie del colon o del retto.

L’esame può essere prescritto dai medici in presenza di sintomi come dolore addominale, presenza di sangue nelle feci, alterazioni del comportamento intestinale (ad esempio stitichezza o diarrea).

Come prepararsi 

Una corretta preparazione all’esame è fondamentale per l’accuratezza diagnostica e per l’eventuale esecuzione di procedure terapeutiche. In particolare, è bene curare la corretta pulizia delle pareti intestinali seguendo una dieta appropriata e la preparazione farmacologica indicata dallo staff medico.

Nei tre giorni precedenti l’esame il paziente deve evitare di mangiare frutta con semi (uva, cocomero, kiwi, fragole e così via). È invece consentito bere acqua, tè o acqua zuccherata o brodo di dado fino a tre ore prima di eseguire l’esame. Al momento della prenotazione, inoltre, lo staff medico fornisce le indicazioni dei prodotti da acquistare in farmacia per la preparazione intestinale.

Nel caso sia prevista una manovra operativa (ad esempio polipectomia) è necessario portare i referti degli esami eseguiti nei 30 giorni precedenti (emocromo, piastrine, pt, ptt, fibrinogeno). I pazienti affetti da cardiopatie valvolari o in terapia anticoagulante o antiaggregante devono rivolgersi al medico curante o al servizio di endoscopia almeno sette giorni prima per definire l’eventuale profilassi antibiotica e/o la sospensione della terapia. I pazienti portatori di pace-maker che necessitano di polipectomia endoscopica, invece, devono informare il personale al momento della prenotazione. Se prevista la sedazione cosciente è infine consigliabile la presenza di un accompagnatore in quanto il paziente dovrà astenersi dalla guida e da attività che richiedano prontezza di riflessi per tutta la giornata.

Più in generale il paziente deve presentarsi all’appuntamento munito di

  • Impegnativa del medico curante
  • Tessera sanitaria ed eventuale libretto per l’esenzione ticket
  • Eventuale documentazione clinica (esami del sangue, referti endoscopici precedenti, referti radiologici)
  • Elenco delle medicine che sta assumendo
Dopo l'esame 

Al termine dell’esame il paziente può continuare ad avvertire una sensazione di gonfiore e tensione addominale che comunque in genere passa spontaneamente in breve tempo. È consigliabile rimanere a riposo per alcune ore e astenersi dall’assunzione di bevande alcoliche almeno fino alla fine della giornata. Se durante l’esame non vengono eseguite procedure operative (per le quali, nel caso, vengono fornite istruzioni specifiche), l’assunzione di cibi solidi e liquidi può essere ripresa dopo un paio d’ore.