Chemioterapia

Cos’è 

Comunemente con il termine “chemioterapia” si indica la chemioterapia antineoplastica, un trattamento farmacologico indicato per la cura dei tumori. Tale trattamento consiste nella somministrazione di una o più molecole, combinate in modo da ottenere la massica efficacia e, al tempo stesso, limitare i danni collaterali. Le modalità di somministrazione si differenziano da paziente a paziente, e vengono stabilite dall’equipe medica in base alle sue condizioni di salute e alle caratteristiche del tumore.
La chemioterapia si basa sulla capacità delle cellule tumorali di replicarsi molto più velocemente rispetto alle cellule dei tessuti sani. Le sostanze utilizzate, infatti, portano alla necrosi (morte) delle cellule durante il processo di riproduzione e sono perciò tanto più efficaci quanto è più rapida la crescita del tumore. Proprio questa azione, che viene definita “citossica”, è tuttavia responsabile anche degli effetti collaterali del trattamento. La chemioterapia, infatti, può colpire anche le cellule sane caratterizzate da rapida moltiplicazione, come quelle dei bulbi piliferi, del sangue, della pelle e delle mucose che rivestono le pareti interne dell’apparato digerente. Proprio per questo motivo, il trattamento può essere caratterizzato da diversi effetti collaterali (perdita di capelli, vomito, diarrea, infezioni, anemia e calo delle difese immunitarie, per citare i più comuni).
Le sostanze che possono essere somministrate sono diverse: attualmente la ricerca medica ha individuato oltre un migliaio di farmaci, i quali possono essere assunti singolarmente o in combinazione a seconda delle esigenze.
Il piano di cura solitamente prevede più cicli. Le cellule, infatti, non si replicano tutte nello stesso momento, e di conseguenza non è sufficiente somministrare i farmaci un’unica volta. Al contrario, è necessario prevedere più sedute, intervallate da alcuni giorni o settimane di attesa. In genere si effettuano dai tre agli otto cicli in un periodo compreso tra tre e sei mesi.
Solitamente le sostanze vengono somministrate per via orale o iniettate per via endovenosa. In alcuni casi, comunque, la chemioterapia può anche prevedere iniezioni intratecale (cioè nel fluido cerebrospinale della colonna vertebrale), intramuscolari (nella coscia o nei glutei) e sottocutanee. Spesso, soprattutto nel caso della terapia per via orale, i farmaci possono essere assunti direttamente a domicilio, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni dei medici, mentre a volte è necessario recarsi in ospedale: in quest’ultimo caso la somministrazione avviene in regime ambulatoriale, e quindi non richiede un ricovero. In entrambi i casi, comunque, aspetti come l’evoluzione del tumore e l’impatto della terapia sull’organismo devono essere attentamente valutati attraverso una serie di esami di controllo. In base ai risultati di questi esami la combinazione di farmaci e le tempistiche dei cicli possono subire dei cambiamenti in corso d’opera.

A cosa serve 

I farmaci, come detto, attaccano le cellule durante il processo di moltiplicazione. La chemioterapia, pertanto, può essere utilizzata singolarmente o in associazione con altri trattamenti per la cura dei tumori, ed è tanto più efficace quanto è maggiore la velocità di riproduzione della neoplasia.
Questo trattamento ha un ampio ventaglio di possibili scopi. In base alle condizioni di salute e alle caratteristiche del tumore, infatti, può essere impiegata per tentare di eliminare definitivamente la malattia, per rafforzare l’efficacia di altre cure (ad esempio la radioterapia o una cura biologica), per ridurre le dimensioni della massa tumorale prima di un intervento chirurgico di asportazione o per ridurre il rischio di recidiva, ossia la possibilità che un tumore già rimosso possa tornare a crescere a partire dalle cellule rimaste nel corpo del paziente. In alcuni casi, inoltre, i medici utilizzano la terapia a scopo palliativo, nel tentativo di alleviare le sofferenze di un malato terminale.